Agar Agar: 7 errori che (quasi tutti) fanno senza accorgersene
Quando cerchi informazioni sull’agar agar, trovi solo guide generiche che dicono che è un gelificante naturale, alternativo alla gelatina animale. Ma nessuno ti spiega davvero perché spesso le ricette con agar agar non riescono.
Agar agar in polvere di Special Ingredients
Ecco i 7 errori più comuni che rovinano preparazioni dolci, salate e persino cocktail, e come evitarli.
1. Pensare che funzioni come la gelatina animale
L’agar agar non “ammolla” in acqua fredda come la colla di pesce: deve bollire almeno 1-2 minuti per attivarsi.
2. Usarne troppo
Il potere gelificante è altissimo: se ne usi più di 4 g per litro, ottieni una consistenza gommosa da caramella, non una crema.
3. Non rispettare il pH
In presenza di ingredienti molto acidi (come limone o pomodoro), l’agar agar perde forza. Soluzione? Aumentare leggermente il dosaggio o bilanciare il pH.
4. Dimenticare che “regge il caldo”
A differenza della gelatina, l’agar agar non si scioglie a temperatura ambiente. Perfetto per piatti caldi e buffet: la gelatina crolla, l’agar resta stabile.
5. Non usarlo in mixology
Quasi nessuno lo sa, ma l’agar agar è uno strumento pazzesco in cocktail e mocktail: puoi creare schiume stabili, sfere e texture che stupiscono i clienti.
6. Non abbinarlo ad altri idrocolloidi
In cucina molecolare si usa spesso in combinazione con gomma xantana o carragenina: i risultati sono molto più interessanti che usarlo da solo.
7. Non sapere che può diventare croccante
Se essiccato in forno, l’agar agar si trasforma in foglietti croccanti da usare come chips o decorazioni gourmet.
Conclusione
L’agar agar non è solo “la gelatina vegana”: è uno strumento creativo che apre possibilità uniche in pasticceria, mixology e cucina moderna.
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